I progettisti che si occupano della realizzazione di barriere estetiche devono tenere conto di diversi aspetti, in primo luogo della scelta dei materiali. Bisogna infatti ragionare sul lungo termine, optando per soluzioni che garantiscano una buona durata nel tempo e che facciano risparmiare per quanto concerne la manutenzione e la movimentazione in cantiere.

L’interesse per la sostenibilità e la necessità di ottimizzare i costi senza sacrificare la qualità hanno determinato il successo delle palancole pultruse che, ormai da tempo, sono preferite dai progettisti che vogliono superare alcuni dei naturali limiti dell’acciaio, per esempio la manutenzione importante e l’estetica poco gradevole caratterizzata dalla necessità di chiamare in causa una doppia e addirittura in alcuni casi una tripla camera.

Le palancole pultruse, grazie alla loro leggerezza e alla possibilità di gestione senza bisogno di chiamare in causa eccessive opere di manutenzione, sono congeniali al proposito. Fondamentale per sfruttarne al meglio le potenzialità è però scegliere le palancole giuste sulla base delle varie necessità.

L’impiego delle palancole pultruse è infatti legato a una gamma molto ampia di settori. Tra le esigenze che si possono soddisfare scegliendole è presente anche la costruzione di barriere estetiche, situazione per la quale le palancole pultruse sono vantaggiose anche per la possibilità di scegliere la colorazione.

Per la costruzione di barriere estetiche – contesti per i quali non è necessario considerare grandi portate di peso – si possono utilizzare palancole destinate a infissioni fino a sei metri. In questo specifico caso si parla di palancole pultruse che sono state progettate con l’obiettivo specifico di sostituire più che l’acciaio il legno e il PVC, due materiali che, per quanto riguarda realizzazioni così importanti, possono essere superati dalle performance delle palancole pultruse, leggere, facili da movimentare in cantiere e ottime per quanto riguarda la resa visiva finale e l’armonia con il paesaggio circostante.

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Le palancole pultruse rappresentano per i progettisti attivi in campo edile e meccanico una soluzione molto innovativa, che ha permesso di superare i naturali limiti dell’acciaio, un materiale tradizionale che, per quanto riguarda situazioni come la realizzazione di barriere estetiche, è ormai superato.

Per quale motivo? Perché la tecnologia che consente di produrre palancole pultruse permette di soddisfare tante tipologie di esigenza e di portare a termine delle realizzazioni che si contraddistinguono anche per la possibilità di risparmiare in maniera consistente sui costi.

Le palancole pultruse sono infatti realizzabili in diversi modelli. In tutti i casi, come sopra ricordato, è possibile apprezzare un superamento notevole delle performance dell’acciaio per quanto riguarda sia la resistenza agli agenti corrosivi – il che si traduce in un importante risparmio dal punto di vista dei costi – ma anche per quel che concerne la leggerezza e la resistenza.

A questo punto non resta che entrare nel dettaglio delle varie tipologie di palancole pultruse. Tra le realizzazioni possibili si ha modo di includere le palancole destinate alle grandi portate. Queste opzioni nascono con lo scopo preciso di sostituire le palancole di ferro, ma sono caratterizzate anche in questo caso da numerosi vantaggi, che riguardano gli aspetti sopra ricordati ma anche la possibilità di scegliere i colori, il che è molto interessante quando si parla di barriere estetiche che devono armonizzarsi con l’ambiente circostante.

Esiste anche una soluzione per le portate contenute, opzione che nasce con l’obiettivo specifico di sostituire le palancole realizzate in legno o in pvc. In questo caso la destinazione specifica è la realizzazione di barriere estetiche.

Queste palancole pultruse vengono solitamente utilizzate per infissioni fino a 6 metri. In tutti questi casi è possibile apprezzare una leggerezza particolare – le palancole pultruse pesano cinque volte meno di quelle in acciaio – che permette un’ottima movimentazione in cantiere.

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